venerdì 27 novembre 2020

Metti una sera su Zoom a scegliere nuove inchieste

Nuovo editoriale di Urbinati (è l’ottavo, ma mancava da oltre due settimane) stavolta sulla “questione regionale”, e apertura del duo Fittipaldi & Tizian sulle inchieste «che imbarazzano la presidente Casellati», ripresa in una foto emblematica fra due profili sfuocati.

All’interno i Fatti partono ancora con le 7 news de La Giornata e il punto di Preziosi sul governo e De Luca sul virus (più un trafiletto di Teoldi su un sondaggio sullo shopping di Natale), seguiti da Trocchia sul nuovo commissario per la sanità calabrese (la cui “bruciatura”, sovrastata nella ribalta mediatica dall’eco della scomparsa di Maradona, arriva prima ancora della nomina: e in giornata si scoprirà non esser l’ultimo, coinvolgendo perfino Rosy Bindi) e Ballarini che prosegue a seguire “l’accordino” PD-M5s sulla cittadinanza. Ancora Tizian con Fierro su un altro scoop (un finanziere della provincia di Reggio Calabria vicino alle cosche fa girare miliardi nelle banche di mezzo mondo) e ancora Meletti sulla ministra De Micheli e Bragantini su Autostrade in due articoli diversi ma convergenti sulla materia (e De Micheli in una foto che sorride quasi beffarda). Chiudono la sezione Faggionato su Salvini che si appropria della battaglia (anzi, il titolo dice espressamente «guerra») contro i colossi del digitale e l’esordio di Mario Mariniello dell’istituto Bruegel sul «primo, timido passo verso un’economia dei dati europea»

5 lettere (compreso l’ennesimo Diritto di replica di Eni, a cui risponde il diretòr) inaugurano come sempre le Analisi, accanto a Passarelli sul dibattito per le riforme che ha stancato ma sono indispensabili; poi un pezzo Diletti sulla squadra di governo di Biden, la solita sfilza di 6 riquadri della mini-sezione Enti Pubblici ed Istituzioni (quella con la famigerata D eufonica) e De Benedetti conclude proseguendo a monitorare le proteste per l’aborto in Polonia.

Le Idee si aprono con un interessante excursus sul «paradigma politico» di Maradona e il ritorno di una striscia di Campagna, sul “suo” Pibe de Oro,

per poi affrontare la misconosciuta figura del lettore editoriale, meravigliosamente narrata da Gabriele Di Fronzo con bella illustrazione di Campagna. Quindi l’editor culturale Cottafavi sui 40 anni di Colpa d’Alfredo (e l’epopea di Vasco Rossi, che condivide l’articolo nelle sue Storie di Instagram) e il gran finale su Stracult (su carta, web e tv) di Marco Giusti, ritratto in una bella foto con i colleghi conduttori: In giornata, nuovi spunti: compresi i nostri: Alle ore 17 nuova diretta su Facebook, Twitter e YouTube, con il direttore e Merlo entrambi in smart working, per la presentazione della newsletter “In contradditorio” sulla giustizia: interessante e promettente, peccato solo che Giulia dica due volte la dannata pronuncia «Recovery faund».

e finalmente come previsto alle ore 18 su Zoom gli abbonati votano 3 nuove inchieste, con le presentazioni che rimangono su Facebook. Dopo la presentazione del diretòr, la riunione è moderata da Meletti con il fido SMM Erler e l’invisibile Forcina a tirare le fila digitali: come la prima volta lo scorso 21 luglio, ogni giornalista freelance (a volte in coppia) ha 5 minuti per presentare la propria. Tra le 9 proposte s’impongono “La pandemia nelle fabbriche: isole felici o luoghi di contagio?” di Chiara Colangelo e Max Cavallari ex aequo con “Il corpo della donna nella pandemia” di Federica Tourn, seguiti da “La lotteria del vaccino anti-Covid” di Stefano Valentino, sui quali si avvierà il crowdfunding.

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