sabato 29 maggio 2021

Piano blindato e lobby al lavoro, appalti compresi

Giusto un anno fa, il diretòr inviava la primissima newsletter di Domani, mentre aprivano la pagina Facebook e gli account Twitter e Instagram: e noi lo segnalavamo nel quarto post di questo blog.

Oggi nuovo editoriale di Mario Giro (che torna in prima dall’8 maggio) sulla sinistra europea che impara da Biden ed ennesima apertura di Faggionato su come il PNRR viene (saggiamente) blindato da Draghi, in foto con von de Leyen mentre in manchette rimane il promo sul giornale in digitale dalla sera prima. 

All’interno i Fatti partono con La Giornata in 7 news e Di Giuseppe sul “nuovo” Di Maio, seguiti dal ritorno dopo oltre un mese del duo Ciconte & Panié (stavolta con l’accento giusto, quello acuto) dell’associazione Terra! sulla lobby dell’agricoltura che blocca (ma guarda un po’) la svolta verde europea, accanto a Martini sulla «grande opera in versione grillina» della statale 106 Jonica «già insabbiata», poi l’instancabile Faggionato sul «buco di legge di cui non si parla» tra UE e Big Tech americane (che come al solito vuol dire statunitensi, ma vabbè) e il ritorno dopo il lontano esordio del 9 ottobre di Pollastrini nel dibattito in genere stucchevole sulla differenza tra sinistra e destra («si vede sui diritti»), l’intervento di Sonia Basso dell’unità investigative di Greenpeace sulla legge «sotto attacco» che vigila sull’export di armi, per chiudere con un lungo articolo di Preziosi sull’inevitabile fantasma nelle primarie PD a Roma del «fattaccio» della cacciata di Marino (e trafiletto sul nuovo punzecchiarsi Renzi-Letta). 

De Luca sullo spudorato tentativo di equiparare per legge foibe e Shoah «e provare a riscrivere la storia» apre le Analisi, accanto alla ricercatrice Chiara Milan sul candidato sindaco a Zagabria della sinistra ambientalista di nuova generazione e di fronte a Penati con il giurista Marcello Clarich (le loro qualifiche sono citate in una nota in corsivo in calce all’articolo, pratica che come noto apprezziamo sempre molto) sull’eterna questione degli appalti («I problemi non sono le regole ma come vengono applicate»), seguiti da 5 lettere (senza risposte, né incredibilmente l’errata corrige per la mancata attribuzione del bell’articolo di Walter Siti di ieri: «bastava Siti sul sito»... anche se noi dissentiamo fortemente) e un nuovo intervento di Notarianni sulla questione migranti per l’accusa dell’Alto commissario per i diritti umani ONU a Europa e Libia, chiudendo la sezione con una pagina dove si confrontano diretòr e caporedatòr sul mea culpa e il neo “garantismo” del ministro Di Maio

segnalato con uno spettacolare disegno di Campagna su Instagram:

L’esordio dello scrittore Andrea Jacchia nientemeno che con «Spinoza sotto i bombardamenti di Gaza» apre le Idee, con l’annunciato ritorno di Zanni (assente dalla festa del papà) per un altro 80° compleanno, quello di Calasso «nella biblioteca dell’universo»,

concludendo con un’altra intervista di Coppola a un musicista, stavolta Jacopo Incani in arte IoSonoUnCane, con un trafiletto sul nuovo album e illustrato da un insolitamente oscuro Bergamelli. Lungo la giornata, oltre alla rubrica “Lettere dalla Comunity” su Instagram, come sempre diverse segnalazioni interessanti:

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