mercoledì 16 giugno 2021

Lockdown che rimangono, e il Premiolino a Tizian & Porsia

270° Domani cartaceo con un nuovo editoriale di Ignazi su «l’alleato Erdogan» nella Nato ma anche dittatore e l’apertura di Merlo sulla giustizia rimasta «ancora in lockdown», sopra una foto di una manifestante con il codice penale nelle mani e in manchette il promo con QR code del «giornale in digitale dalla sera prima». 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e Di Giuseppe sulle primarie PD a Bologna iniziano i Fatti, con Trocchia sulle elezioni amministrative in particolare a Napoli che spaccano i 5 Stelle e Pasquino sul limite dei due mandati nel “nuovo” M5s di Conte, quindi Preziosi sulla mongolfiera Agorà di Letta nel PD e Salvatore Vassallo in difesa delle primarie locali («La cessione di sovranità dai dirigenti agli elettori»), De Benedetti sulle lobby contro le norme UE «su diritti umani e ambientali» (ebbene sì, non viviamo nel migliore dei mondi possibili) accanto all’economista Dario Ballotta che esordisce con un pezzo sulla vicenda Autostrade («Finanza batte vigilanza», chiosa l’occhiello), quindi Panarelli appena reimpatriato dall’Afghanistan a Milano sul «sipario sul mistero dei marò» per chiudere con Faieta sulla ministra Cartabia che pure lei indaga sulla procura di Milano, ma soprattutto un trafiletto che non può che far piacere a tutta la redazione e gli abbonati a Domani:

4 lettere (senza risposta) e un nuovo intervento del portavoce italiano Noury di Amnesty (che mancava da febbraio) su Patrick Zaki (illustrato da Costantini) danno il via alle Analisi, con l’incontro Biden-Putin a Ginevra “decrittato” dalla nostra amata Morini sopra Grieco sui vescovi americani (che come al solito vuol dire statunitensi) che si riuniscono su Zoom a giudicare la “coerenza eucaristica” del presidente (chiamato «Joe» per la solita religione idiota del non voler ripetere una parola già in un titolo nella stessa pagina...), quindi Da Rold sul «ritorno dell’Occidente» celebrato da G7 e Nato, dove però «manca un piano», quindi il ritorno in solitaria di Nannicini (dopo un’intervento con Fedeli lo scorso ottobre) sui giovani «cornuti e mazziati» nel giorno d’inizio della maturità (articolo citato in un tweet anche da Letta) e Azzollini ça va sans dire sulla «pasticciata autorizzazione al mix di vaccini», concludendo con Ramella sulla (benemerita ma misconosciuta) «via di mezzo tra apocalittici e negazionisti del clima». Lo storico Georg Kreis con un un estratto dal nuovo volume della rivista The Passenger di Iperborea sulla Svizzera («Per esploratori del mondo») apre la sezione Idee (come sempre con l’indicazione della traduttrice nel corsivo in calce), a cui segue Sinisi su Petrolio («un manuale sul potere, capace di anticipare i tempi e rivoluzionare la letteratura»), l’ultimo e incompiuto romanzo di Pier Paolo Pasolini protagonista del saggio Petrolio 25 anni dopo con Moresco e Siti contributor in una tavola rotonda finale,

finendo con lo scrittore Lanfranco Caminiti sul «Raccontare la morte degli altri» che «dà senso alla sopravvivenza». 

In ultima pagina, la presentazione del DopoDomani in edicola sabato prossimo, con gli interventi sul suo Contro l’impegno e la risposta di Siti, più la copertina tratta dal bel disegno di Campagna per Moresco giusto un mese fa (anche se per chi segue spesso Domani, dover pagare per rileggersi in gran parte gli stessi articoli e ora perfino l’immagine sulla cover non è proprio bellissimo...).

Lungo la giornata, altri spunti: compresi i nostri, la presa di posizione sul video della tragedia di Mottarone e il nuovo incontro con gli abbonati per scegliere 3 tra 9 inchieste proposte da freelance su disuguaglianze e lavoro:

Nessun commento:

Posta un commento