venerdì 9 luglio 2021

Il primo “Domani” a 32 pagine senza “DopoDomani”

Scelta curiosa (annunciata ieri pomeriggio sui social) di Domani, che confeziona un numero speciale da 16 pagine tutto dedicato a «Raffaella per sempre» con copertina illustrata da Toffolo (al rientro dopo la copertina del DopoDomani gratuito dell’8 maggio) e «Nel giorno dei funerali, l’omaggio di scrittori, artisti, amici e colleghi alla donna che ha fatto la rivoluzione danzando», all’interno del quale si trova il tradizionale ed effettivo numero di Domani (anche se i numeri di pagina sono tutti e 32 progressivi in numeri arabi: non si tratta infatti di un DopoDomani): una particolarità che colpisce ed è stata particolarmente apprezzata da molti, anche se a noi confessiamo non ha fatto impazzire... ma presenta innegabilmente la presenza della “copertina” in prima pagina, mediaticamente e commercialmente funzionale. 

All’interno dello speciale, si trovano quasi completamente articoli inediti (e nuove immagini in quelli già editi negli ultimissimi giorni) firmati Cottafavi (probabilmente curatore dello speciale), Siti, Donaera (con una breve lettera-poesia), Lamberti, Scarpa, Insolia, Fabio Di Iorio (autore dei Carràmba con lei, Japino e Giovanni Benincasa, che come e più degli altri dà una toccante testimonianza) e – dopo il Domani “ridotto” a inserto dentro lo speciale – Pieri, Fabio Vassallo, Carelli, Piccinini e Balassone (nella doppia pagina edita mercoledì, dopo aver lodevolmente effettuato le correzioni degli errori), Barra (uscito ieri) e Magrelli (pubblicato mercoledì). Una bella analisi a tutto tondo, come sempre toccando aspetti non banali e senza farsi travolgere dalla retorica (al massimo da un po’ d’emozione: e ci mancherebbe!)... e per non sembrare troppo di parte, segnaliamo l’imperdonabile «Johnny» Dorelli scritto senza H nella didascalia di una gran foto in bianco e nero: Giorgio Guidi, perdonali!

Nella prima pagina “vera”, torna l’editoriale in taglio alto con il diretòr che si chiede «Perché Cartabia non riferisce in parlamento sui pestaggi?» e di nuovo la coppia Marconi & Trocchia sulla direttrice Elisabetta Palmieri del carcere di Santa Maria Capua Vetere, che ha creduto al depistaggio e definito «articolacci» le inchieste di Domani, fotografata fuori dal penitenziario. In manchette una foto di “Raffa” e il QR code allo speciale in gran parte disponibile online. 

All’interno La Giornata in 7 news e Ikonomu sulla proposta di legge per il “fine vita” parallela al referendum per una “eutanasia legale” proposto dai radicali danno il via ai Fatti, con Merlo sulla riforma penale ieri in Consiglio dei Ministri e un trafiletto di Redazione sull’assoluzione di Alemanno per Mafia Capitale, Preziosi sul rifinanziamento alla guardia costiera libica fra i “mal di pancia” PD e Cuperlo su ddl Zan e migranti («I diritti non possono avere una gerarchia»), Faggionato sull’intesa Tim-Dazn e «i sette giorni della guerra del calcio» e (siglata «G. Fa.») sulla riorganizzazione del ministro Cingolani con consulenti Ernst & Young... mantendendo anche la sigla nella pagina seguente (nonostante qualche settimana fa fosse capitata con nome e cognome in due articoli nella stessa pagina: probabilmente allora la redazione sarà inorridita... mentre a noi non ha mai dato nessun disturbo) sulla trattativa stato-Stellantis accanto a Da Rold sulla causa di Trump ai social (e come al solito gli avvocati avranno lavoro per decenni), quindi Mastrodonato sulla violenza nascosta nei centri d’asilo ticinesi,

un’altra panoramica di De Luca sul virus e la variante Delta (con mappamondo del data editor Teoldi) e Azzollini sul «solito protagonismo delle regioni» nei vaccini, chiudendo con un colonnino sociologico-statistico di Ricciardi sul (sacrosanto, e atteso da oltre 45 anni) voto ai 18enni per il Senato. 

4 lettere (con una breve risposta del diretòr all’ultima, sul «paginone regalato a Bertinotti») aprono le Analisi accanto ancora a Stefano Feltri “di persona personalmente” si occupa della svolta BCE (che pare terrà bassi i tassi d’interesse per molto tempo) su crisi climatica e inflazione anche se aumenta l’incertezza, poi la nostra amata Morini torna su Navalny

e Cocco sulle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 boicottate dall’Europa («ma la Grecia si sfila»), dopo 4 mesi torna Futura D’Aprile sui «rischi per l’Aghanistan in vista del ritiro delle truppe» e infine Bruni ragiona sul dilemma di come reagire di fronte alla Cina dove «la crescita non porta libertà e democrazia».

Un solo articolo in 2 pagine per la sezione Idee (come del resto ovvio, dato lo speciale sulla “Raffa”), con Ricci che in una versione molto light dalla sua raccolta I difetti fondamentali racconta «La festosa decadenza del Premio Strega» (che nella notte ha incoronato Emanuele Trevi, intervistato in aprile da Coppola), con un trafiletto sull’evento e il manifesto di quest’anno firmato Lorenzo Mattotti. 

In “ultima” pagina (che in realtà è la 24 su 32), ancora il promo delle newsletter con in primo piano “wèilái” sul futuro della Cina. 

Lungo la giornata, altre segnalazioni come sempre interessanti dal web:

comprese le nostre:

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