lunedì 7 febbraio 2022

C’è chi sbaglia tutto, ma resta comunque al Viminale

Consueta prima pagina del lunedì, con – sotto a richiami a Cotugno sul cobalto, Cuperlo sulle foibe e un estratto dal nuovo di Gaia Giovagnoli – un editoriale con l’inusuale esordio di Curzio Maltese sul quarto d’ora di celebrità sempre più breve e la fotonotizia d’apertura sulla «ministra intoccabile» agli Interni, degna dei «Misteri italiani» (anche se il termine evoca ombre inquietanti che speriamo rimangano solo tali...) Luciana Lamorgese il cui autore torna finalmente a essere indicato anche in prima pagina come gli altri richiami: stavolta si tratta dell’instancabile Trocchia, che si legge sempre con passione pari alla sua nello scrivere. In manchette riecco il promo con QR code della newsletter “Areale”. 

All’interno le 2 pagine di cover story (con un trafiletto sull’incontro Macron-Putin) proseguono i Fatti, poi con La Giornata in 6 infografiche del data editor Teoldi e Zini su «Cosa non torna degli affari di Renzi col regime saudita», Azzollini sul nuovo decreto Covid che «non riapre affatto il Paese» e Luna sul bouns psicologico («regioni e comuni si muovono da soli»), Cotugno da Milano sul cobalto «nuovo veleno per la transizione ecologica» e infine Bolzoni sull’inquietante «massacro di giornalisti nel silenzio del Messico».

2 grandi pagine del triestino Cuperlo sulle fiobe tentativo di «sostituzione nazionale» aprono le Analisi, poi 4 lettere (senza risposte) e Carlo Antonelli (al debutto dopo due articoli sul DopoDomani del 18 dicembre) sulla vittoria a Sanremo della moda maschile su quella femminile, con lo stile che «rivela un Paese che inizia a intravedere un futuro dopo il Covid», “La posta del portafoglio” di Gaziano sul «brutto film (già visto)» del «pasticciaccio di Saipem» e il duo Franzini & Raitano sulla «narrazione della disuguaglianza smontata in tre mosse» nel discorso di Mattarella, Finchelstein con il collega Odilon Caldeira Neto sul guru fascista di Bolsonaro che ha ingannato il Brasile, concludendo con “La settimana della scienza” come sempre curata da Bignami e illustrata da Campagna. Riecco 2 articoli in 2 pagine per le Idee, con Gaia Giovagnoli sulla narrazione del trauma (a ridosso del suo esordio Cos’hai nel sangue) illustrato con lo stile “sporco” di Campagna

e Di Fronzo sul «libro senza vergogna per raccontare la vergogna» Niente di vero di Veronica Raimo («l’unica che mi ha fatto ridere ad alta voce con un testo scritto in prosa da quando ero adolescente» come ha detto Zerocalcare, «bellissima e a quei tempi ispiratrice e fidanzata di Nicola Lagioia, beato lui» come ha detto qualcun altro) con altra bella immagine dal repertorio Pixabay. 

In ultima pagina ancora il promo del DopoDomani facoltativo, in edicola fino a mercoledì «a 1,30 euro (più il costo del quotidiano)»

Lungo la giornata, altri spunti (compreso un trittico di Fabbri, che speriamo di rileggere presto)

e nostre segnalazioni.

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