mercoledì 19 maggio 2021

«Questa cosa di “Oggi su Domani” purtroppo è inevitabile»

Nuovo editoriale di Ignazi sul «Perché ha senso spingere Salvini fuori dalla maggioranza» di governo (che inizia dando ragione a Salvini sulla «chiara direzione di marcia» ma si dimentica il «di» nella tastiera: si sa che il Capitone porta jella, figurarsi dargli ragione...), come mercoledì scorso ancora in tandem con apertura di Faggionato su Draghi (ritratto con l’impermeabile giallo di Greta Thunberg da Costantini, che torna in prima dal 5 marzo) e «se salvare l’Eni e l’industria o il clima», con in manchette il promo con QR code del giornale in digitale dalla sera prima (ma per chi non è abbonato c’è il podcast in pillole da 3 minuti “Oggi su Domani). 

All’interno le 7 brevine per La Giornata e De Benedetti sul piano fiscale europeo di Gentiloni aprono i Fatti, con Preziosi sull’alleanza PD-M5s crollata anche a Napoli con l’abbandono dell’ex ministro Manfredi dalla corsa accanto a «Un punto fermo sul politically correct e sulla cancel culture» di Pasquino, poi Merlo sui trojan nel caso dell’ex magistrato Luca Palamara che «può far saltare altri processi»

e Martini sulle nuove nomine del ministro Giovannini purtroppo «in linea col passato», poi Trocchia su «Indagini, ritardi e rifiuti» di due cave e una discarica che minacciano la Villa di Adriano a Tivoli, per chiudere con la seconda puntata (e trafiletto sulla prima) dell’inchiesta di Albanese & Ferrara in collaborazione con l’ong Lost in Europe e la BBC su quando «La giustizia italiana strappa i bimbi rom alle famiglie». 4 lettere (senza risposte, e chiuse dal Diritto di replica dell’Eni citato ieri da Faieta e assolto con formula piena «in ogni processo per corruzione internazionale») e Azzollini sulla scelta di Draghi per riaperture graduali danno inizio alla sezione Analisi, con Da Rold sulle manovre di Erdogan con le autorità palestinesi «per avere il gas naturale» e lo storico Susini sulla soluzione per Gaza che (dovendo come al solito ribadire l’ovvio, ma tant’è) «si trova solo senza il tifo da ultras». Quindi il sempre ficcante Balassone sui palinsesti che verranno e la pubblicità tv che «sta per generare una tempesta perfetta», Bragantini sulle criptovalute «arma dei super ricchi» («tra Peter Thiel ed Elon Musk», spiega l’occhiello), Romanelli sulle «enormi conseguenze politiche del mercato degli algoritmi», citato anche da Radio 3, concludendo con gli analisti Teresa Coratella & Arturo Varvelli dell’Ecfr sul Global Health Summit di Roma «e l’ambizione di definire un nuovo modello per gestire le crisi del futuro», Fierro su «Quanta politica c’è nella richiesta del pm per Mimmo Lucano» e infine il ritorno di Santolini da Parigi su «Cosa possono imparare i Verdi italiani da quelli tedeschi, pronti al governo».

Nelle due pagine delle Idee, inevitabile l’inizio «in morte di Franco Battiato» (ancora per citare l’occhiello) demandato al sempre ottimo Piccinini con trafiletto di Anohni e bellissimo ritratto in bianco e nero di Mario Sughi alias nerosunero, 

 

per chiudere con D’Angelo su Yuval Harari, «una specie di Alessandro Barbero planetario» che «riabilita la nozione di progresso senza porsi troppi problemi». 

In ultima pagina il promo con QR delle newsletter gratuite di Domani (in primo piano “Mafie”). 

Durante la giornata, oltre a un post sul voto ai fuorisede su Instagram e un divertissement di Campagna sul suo account, altre segnalazioni:

con una nostra segnalazione da cui il titolo di questo... post! In serata una nuova diretta Facebook con Francesca De Benedetti e un coupon di abbonamento: e l’avviso di una lezione inaugurale del diretòr ma soprattutto un “esperimento” che ci rende ancor più orgogliosi di essere... pazzi per Domani: e in serata scopriamo che D’Aniello da Berlino è sceso a Roma (facile sia passato in redazione.

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